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Addio creme anti-rughe: la cosmesi riscopre la naturale efficacia dei rimedi antichi
Dopo anni passati a promuovere creme semi-miracolose e prodigi della chimica, anche l’industria della cosmesi ha ceduto alle crescenti richieste da parte di un pubblico sempre più esigente, che reclama l’utilizzo di prodotti naturali ed ecosostenibili.
Oltre alle multinazionali che, ovviamente, si muovono con tempi più lunghi, si è assistito alla nascita di un vero e proprio movimento che, anche grazie al tamtam tramite i social network, ha portato alla riscoperta delle proprietà e degli effetti più o meno miracolosi di ciò che la natura mette a nostra disposizione. Blog, tutorial, ricette e consigli si accavallano sul web, mentre fioriscono anche alcune microaziende di prodotti cosmetici green e biologici.
Un ritorno prepotente dei “rimedi della nonna”, che stanno convincendo sempre più persone ad abbandonare sieri innovativi, liftanti e antirughe chimici a favore di detergenti naturali depuranti e creme idratanti biologiche da applicare la sera, dopo una lunga giornata di lavoro.
Questa tendenza del mercato è stata analizzata in maniera approfondita da Mintel, azienda specializzata nelle ricerche di mercato globali.
La ricerca, condotta negli USA nel corso dell’ultimo anno su un campione di donne over 18, ha evidenziato un aumento del 5,4% degli acquisti di detergenti naturali per il viso, mentre salgono del 4% le vendite di prodotti biologici per la protezione dai raggi UV. Le classiche creme idratanti naturali home-made fanno registrare un +2,5%, a fronte di un calo del 3% delle vendite complessive delle classiche creme anti-rughe industriali.
I PRODOTTI NATURALI MAGGIORMENTE UTILIZZATI NELLA COSMESI BIOLOGICA
In pole position tra i rimedi e le creme naturali ci sono quelli realizzati partendo da prodotti semplici come: ginseng, curcuma, miele, salvia, olio di ricino, quinoa e betulla.
Gli esperti di beauty spiegano questo orientamento così evidente affermando che le consumatrici preferiscono scegliere prodotti facilmente identificabili perché in questo modo sono consapevoli di cosa effettivamente stiano applicando sul proprio viso e sul corpo. Anche il settore del make up, sempre al centro dell’attenzione delle donne, vede allagarsi sempre più l’offerta di prodotti a basso impatto, a patto di garantire l’attenuazione delle imperfezioni e di rallentare l’evidenza dei segni del tempo sulla pelle. Tuttavia, proprio il tradizionale mercato dello skincare, in base alla ricerca di Mintel, risulta in continuo cambiamento e, nonostante sembri avviarsi verso una saturazione a livello commerciale, c’è da scommettere che, nel complesso, la ricerca di prodotti di bellezza – naturali o meno – non si arresterà.